SABATO 15 E DOMENICA 16 OTTOBRE 2022
Montello e Colli Asolani
Una partenza emozionante, da una location suggestiva come l’avio superficie Jonathan Collection di Nervesa della Battaglia.
Aerei storici famosi come lo Spad XIII dell’asso Francesco Baracca e il Fokker del “Barone Rosso” Manfred von Richthofen, fanno da cornice al colorato popolo di ciclisti che si appresta a partire.
Gli sterrati della campagna, ci conducono alla ciclabile della Tradotta, un vero monumento storico, così denominata in quanto la linea ferroviaria, di cui segue il tracciato, fu realizzata per la Prima Guerra Mondiale.
Da Giavera del Montello ci inoltriamo per la prima volta lungo le “prese” del Montello, seguendo principalmente l’itinerario della “Militare”, che taglia in senso longitudinale la collina. Scendiamo a Volpago del Montello, dove lo Stradon del Bosco ci porta ad ammirare Villa Correr Pisani, sede del MEVE, il memoriale Veneto della Grande Guerra per poi accompagnarci fino a Crocetta del Montello.
Ci inoltriamo nel territorio dei Colli Asolani, dove il passaggio presso Villa Barbaro di Maser, sublime opera dell’architetto Andrea Palladio, inserita nei patrimoni dell’Unesco e successivamente la scalata verso Asolo, la città dai Cento orizzonti”, con questo felice appellativo ricordata da Giosuè Carducci, enfatizza l’aspetto artistico e culturale di quest’angolo di Veneto.
Il viaggio nella natura lungo le ciclabili sterrate, continua a riservarci sorprese dietro ogni angolo … e lo stupore segna il volto affaticato ma entusiasta del ciclista alla vista del Tempio di Possagno, l’opera architettonica più celebre di Antonio Canova, genio indiscusso del Neoclassicismo.
Giungiamo a Pederobba, il percorso prosegue lungo le “grave” del Fiume Piave, una ragnatela di ecosistemi fluviali, un’oasi ancora intatta di biodiversità e bellezza, che grazie alla presenza di specie e habitat rari, permette di far parte di rete Natura 2000. La zona è purtroppo ricca anche di storie e segni legati alla Grande Guerra che dal Cippo degli Arditi ci conduce fino alla sommità di Santa Maria della Vittoria, passando per l’Osservatorio del Re e i vari cippi commemorativi di battaglie ed eroi. Il secondo passaggio per il Montello ci dà l’opportunità di pedalare all’interno del Bosco della Serenissima, l’antica riserva di rovere per le barche dell’Arsenale di Venezia. La parte finale di questa collina di terra rossa, ricca di doline carsiche, grotte e risorgive si conclude con l’ascesa all’Abbazia di Sant’Eustachio, l’antico monastero benedettino, recentemente ristrutturato e aperta al pubblico grazie all’intervento della Famiglia Giusti. In questo presidio storico e naturalistico della Marca Trevigiana e del Montello, luogo d’incanto circondato da mura che trasudano storia antica, nel 1500 Messer Giovanni Della Casa scrisse “Il Galateo”.